Il calcolo qui descritto è generico, ma indicativo del fabbisogno di "freddo" e "caldo" dell'ambiente che avete deciso di climatizzare. Ricordate che ogni camera ha bisogno del suo "punto generico di emissione del freddo", proprio come fanno i termosifoni per il caldo. Inoltre più potenza frigorifera o calorifera vi necessita in totale (se climatizzate più ambienti), più deve essere alta la potenza elettrica disponibile al contatore, che è generalmente 3kW nelle nostre case.
Per procedere al calcolo bisogna introdurre nella tabelle sottostante i seguenti valori:
L1 = primo lato della stanza in metri (es. 3.5);
L2 = secondo lato della stanza in metri (es. 5.5);
H = altezza media della stanza in metri (es. 2.7);
K = costante.
Come vedete in tabella il termine "k" per il freddo è uguale a 25. Questo è un valore medio teorico, quindi se avete nell'ambiente un solaio o una parete che bolle, oppure una finestra grande o isolata male, o in cucina vi dilettate a preparare sempre manicaretti, con un uso più impegnativo di forno e fornelli, aumentate tale valore di una, due, cinque unità, secondo la necessità del caso.
Per il caldo il termine "k" é uguale a 36. Anche questo è un valore medio teorico, quindi se avete nell'ambiente una parete esposta fortemente a tramontana, oppure una finestra grande o isolata male, o siete freddolosi e avete sempre mani e piedi ghiacciati, aumentate anche qui tale valore di una, due o cinque unità, secondo la necessità del caso.
Ora Inserite negli spazi vuoti della tabella sottostante, i valori richiesti secondo quanto specificato e procedete con il calcolo, otterrete il risultato nelle varie unità di misura usate nel settore.
Il risultato ottenuto, seppure fortemente verosimile, è da considerarsi generico. E' solo l'installatore esperto che, dopo un sopralluogo tecnico in loco, può determinare l'effettivo fabbisogno frigorifero/termico di un ambiente e il miglior tipo d'impianto da realizzare. Tenete comunque presente che il condizionatore e/o radiatore e/o ventilconvettore dovrà essere sempre leggermente sovradimensionato (mai eccessivamente), rispetto al risultato ottenuto, per sopperire alle perdite di rendimento dovute alle estreme temperature esterne che ormai spesso si verificano nella nostra bella Italia.
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