PERCHE' I PREZZI ONLINE SONO PIU' BASSI?
E' come andare a fare rifornimento di carburante.
Esiste il "Servito" e il Self-service": nel Self-Service paghi di meno perchè fai tutto da solo.
Nel "Servito" paghi di più perchè il servizio ha un costo!
Quando i prezzi online e i prezzi in store sono diversi, è inevitabile che alcuni consumatori chiederanno il prezzo web in negozio.
Noi siamo contrari a dar via il valore in negozio facendo corrispondere i prezzi online. È come fare benzina al "Servito", chiedere di pulire il parabrezza, controllare le gomme e alla fine pretendere di pagare il carburante con il prezzo del "Self-service".
Cioò premesso:
Sempre più spesso ci viene fatto notare che alcuni dei prezzi online sono più bassi di quelli praticati nella sede fisica del nostro store. Accade così che i Clienti del negozio fisico ci chiedono spiegazioni, a volte anche in modo ... energico!
Abbiamo quindi provato ad abbozzare una risposta. Questo avviene perchè stiamo assistendo ad una piena rivoluzione del commercio. Il negozio tradizionale fa sempre più i conti con i costi fissi di installazione, gli orari di apertura, le aperture prolungate, le aperture festive e l’impatto di queste scelte con salari pagati in euro. Tra l’altro, qualsiasi azienda che ha sistemi di informazione sofisticati, deve tenere sotto controllo la redditività di ogni collaboratore di vendita e di ogni metro lineare di esposizione.
Per un negozio fisico il business è davvero complesso. Costi fissi delle attrezzature, costi fissi dello stock, costi fissi per venditori che sono i consiglieri gratuiti dell’acquisto online. Tutto questo subendo la concorrenza dei negozi online che, dappertutto, offrono prezzi decisamente più bassi. La soluzione è mettere semplicemente Internet nel negozio?
Non lo sappiamo. Ma lo shop online attira i consumatori con una gamma vastissima di offerte, con una valanga di documentazione, rende facile il confronto dei prezzi e promette la consegna a domicilio, ovunque si trovi il consumatore. L’avvento del mobile trasforma il negozio in un luogo per avere ulteriori prove ed informazioni, ed il consumatore si sente ancora più a suo agio per acquistare online, via desktop o via mobile. Non si tratta di ecommerce contrapposto alla vendita tradizionale, ma di un cambiamento che coinvolge la distribuzione e la produzione dei beni messi in vendita. E può essere fatto solo subendo le dure leggi della concorrenza globale. Ecco perchè i prezzi online sono più bassi.
Dobbiamo quindi attendere nei prossimi mesi una diminuzione consistente della superficie commerciale. Se in dieci anni è aumentata ed i consumi sono calati, è normale che qualsiasi realtà che punti solo su grandi superfici si troverà man mano sempre più svuotata. Le domande che ci poniamo sono: quali sono i segmenti di clientela che acquistano nel nostro negozio? Quali segmenti compreranno poco e quali non compreranno più nel nostro negozio? Quali prodotti si vendono meglio nel punto di vendita fisico e quali online?
Un breve elenco potrebbe comprendere:
- Il consumatore che non può attendere per la consegna di un prodotto (es.: l'idraulico)
- Il consumatore che vuole toccare il prodotto prima di comprarlo.
- Il consumatore ansioso – comprare online mette ansia.
- Il consumatore senza un pc – esiste ancora, più di quanto si pensi.
- Il consumatore che non vuole pagare online – esiste anche questo.
- Il consumatore che lavora in orari disagiati e non riceve la merce a domicilio.
- Il consumatore che ricerca autenticità ed originalità nel suo acquisto
Ma noi pensiamo anche ad altro. Pensiamo al consumatore che si chiede se i giudizi online sono veritieri, a quello che non sa con chi potersi lamentare se qualcosa va male, a colui che ha paura delle truffe online, ma anche al consumatore che ha bisogno di attenzione e di contatto, che non vuole sentirsi trattato come una carta di credito con le gambe, ma come una persona. Tutti abbiamo dentro di noi un consumatore interessato. Si sveglia di volta in volta su argomenti che siano emotivamente e finanziariamente importanti.
Mescolare locale ed internet. I consumatori miscelano i canali di informazione, di test e di acquisto. Che lo si voglia o meno, il negozio diventa sempre più connesso. Il cuore di ogni vendita, online ed offline, è la customer experience e la realtà è che molti consumatori sono disposti a fare strada per un vero sorriso e non per incontrare un tablet multi touch. Coloro che sono consapevoli di questa situazione, sanno anche come riscattare la loro natura di commercianti e di costruttori di relazioni umane. Questo significa anche usare i mezzi sociali che la rete mette a disposizione per un una nuova umanizzazione del rapporto, sapendo che la sopravvivenza del negozio è il riconoscimento, l’individualizzazione e non la robotizzazione con attrezzature tecnologiche.